I mali che fuggi sono in te.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Tutti vogliono vivere felici, ma quando si tratta di veder chiaro cos'è che rende felice la vita, sono avvolti dall'oscurità. Ed è così difficile raggiungere una vita felice che più la si ricerca con affanno più ci se ne allontana.
Ha più valore superare le difficoltà che moderare le gioie.
Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
Ognuno guarda i mali altrui con altro occhio che non guardi i suoi.
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.
Si sa che talvolta satana viene come un uomo di pace.
A raccontare i propri mali, spesso vi si porta sollievo.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in silenzio.
In fondo è facile sopportare i propri mali, basta un po' di forza d'animo; i mali insopportabili sono quelli, spesso apparentemente ingiusti, che toccano agli altri.
Il male ha una fantasia illimitata.
È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l'han sofferto, e tutti lo soffriranno.