Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.— Lucio Anneo Seneca
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Una donna o ama o odia, non ha una via di mezzo. Il pianto della donna è menzogna. Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
Il valore senza avversario ristagna.
Noi, assai dissennati, crediamo che essa , non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente.
Non puoi fuggire le necessità, ma le puoi vincere.
La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.
Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
Non esitono grandi scoperte nè reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.
L'infelicità deve essere commisurata non tanto al male in sé, quanto al carattere di chi soffre.
I momenti dell'infelicità sono momenti chiave della vita, gli unici momenti in cui si impara davvero qualcosa.
Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
Chi è più infelice dell'uomo che dimentica i benefici e ricorda i torti?
L'infelicità rende Dio assente agli occhi degli uomini per un certo tempo, più assente di un morto, più assente della luce in una prigione oscura.
Se l'infelicità ama essere in compagnia, certo essa ne trova a sufficienza.
È meglio essere infelicemente innamorati che essere infelicemente sposati. Alcuni fortunati riescono in tutte e due le faccende.