Dio si conosce meglio nell'ignoranza.
La misura dell'amore è amare senza misura.
Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.
La donna è un animale né saldo né costante; è maligna e mira ad umiliare il marito, è piena di cattiveria e principio di ogni lite e guerra, via e cammino di tutte le iniquità.
Non esisterei, dunque, mio Dio, non esisterei affatto, se tu non fossi in me. O meglio non esisterei se io non fossi in te, da cui, per cui, in cui tutto esiste.
Le sole conquiste che non lasciano nell'animo amarezza sono quelle che si vincono contro l'ignoranza.
La gente per nascondere la propria ignoranza dà degli insegnamenti, così come sorride per celare le lacrime.
Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono.
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
L'ignoranza è madre di molti traviamenti.
Nell'amore sessuale cerchiamo il nostro piacere ottenuto attraverso un corpo estraneo. Nell'amore che non è quello sessuale cerchiamo un nostro piacere ottenuto attraverso un'idea nostra. Perfino l'arte, nella quale si realizza la conoscenza di noi stessi, è una forma di ignoranza.
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Gli ignoranti saranno sempre ignoranti, perché la forza è nelle mani di chi ha interesse che la gente non capisca, nelle mani del governo, dei neri, dei capitalisti...
Figli miei, penso spesso che la maggior parte dei cristiani che si dannano, si dannano a causa della loro ignoranza.
Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia. Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.