La stima di sé è il contenuto più profondo della vita umana.
Gli inglesi sono difficili da capire quasi quanto i ricchi.
Le grandi decisioni fatali, quelle che determinano il profilo caratteristico del nostro destino, sono molto meno consapevoli di quanto supponiamo nei momenti in cui torniamo al passato per evocarne la memoria.
Chi diventa grande si sente sempre solo.
Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro.
La vita diventa un veleno se non crediamo in essa, quando non è che un mezzo per saziare la vanità, l'ambizione, l'invidia. E si comincia ad avere nausea...
È così privo di autostima che lo specchio si rifiuta di rifletterlo.
Da quando sono piccola non mi prendo mai troppo sul serio. Forse perché sono partita, come molte donne, con un'autostima molto bassa.
Siamo tutti legati da una catena infinita di insicurezze, una collana di esseri umani che si giudicano "non all'altezza" fino a che qualcuno spezza l'incantesimo dichiarandoci stima e amore eterno.
L'autostima altalenante è avere la consapevolezza dell'immensa inferiorità di chiunque altro e al tempo stesso la consapevolezza dell'immensa inferiorità di se stessi rispetto a chiunque altro.
Abbi fiducia in te stesso, ogni cuore vibra su quella corda di ferro.
Nessun può obbligarti a sentirti inferiore senza il tuo consenso.
Non esistono pozioni magiche, non si può cancellare tutto per sempre. Ci sono solo piccoli passi verso l' alto; una giornata più facile, una risata inattesa, uno specchio di cui ormai non m' importa più.
Se io ho perso la fiducia in me stesso, ho l'universo contro di me.
Sarebbe difficile menzionare un segnale di scarsa autostima più certo del bisogno di percepire come inferiore un altro gruppo.
Chi perde denaro, perde molto; chi perde un amico, perde molto di più; chi perde la fiducia in se stesso, perde tutto.