Viviamo in un mondo multiculturale sapendo ben poco gli uni degli altri.
In politica non occorre fare nulla: metà dei problemi è irrisolvibile e l'altra metà è destinata a risolversi da sola.
Siamo soliti seguire il misticismo, perché sappiamo dove conduce, ma nel caso in cui ci conduce lontano, la via diventa mistica, oscura e misteriosa.
La sua energia si concentra sulla causa rivoluzionaria. La sua vita è una costante ricerca di un campo di battaglia.
Per i palestinesi la terra è tutto. Sono diversi dai loro fratelli beduini che vagano per il deserto, dai fratelli di città attaccati alle loro botteghe e dai fellah delle oasi che lavorano la terra dei padroni.
La storia è spesso il risultato di una mancanza di riflessione. È il frutto bastardo della stupidità umana, parto dello smarrimento, dell'idiozia e della pazzia.
Lo scopo complessivo del matrimonio è combattere e sopravvivere fino al momento in cui l'incompatibilità è fuori discussione.
L'entusiasmo è l'illuminazione galoppante, che non può essere misurata dai cavalli-vapore della comprensione.
In quel periodo scrivevo frasi così intelligenti che dopo qualche tempo, rileggendo, non le capivo più.
Non ho mai ben capito perché la gente si sposa. Il matrimonio è un'istituzione inventata.
Se sai di non poter essere inteso, taci.
Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.
Riempivamo gli abissi tra cose opposte, e li aprivamo tra cose affini.
L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Se qualcuno lo scoprisse diventerebbe immediatamente felice.
L'egoismo non pecca tanto nelle azioni quanto nelle incomprensioni.
Non si sale mai così in alto se non quando non si sa dove si va.