Viviamo in un mondo multiculturale sapendo ben poco gli uni degli altri.
Per i palestinesi la terra è tutto. Sono diversi dai loro fratelli beduini che vagano per il deserto, dai fratelli di città attaccati alle loro botteghe e dai fellah delle oasi che lavorano la terra dei padroni.
Il viaggio più prezioso è quello del reportage, il viaggio etnografico o antropologico intrapreso per conoscere meglio il mondo, la storia, i cambiamenti avvenuti, in modo da trasmettere agli altri le conoscenze.
Il presente è qualcosa che ci lega. Il futuro ce lo creiamo nella nostra immaginazione. Solo il passato è pura realtà.
In Guatemala la tattica autodifensiva dell'uomo della strada consiste nel non essere testimone di nulla.
Ha cacciato gli inglesi dai campi petroliferi sostenendo che ogni paese ha diritto di disporre delle proprie ricchezze, ma dimenticando che la forza ha sempre la meglio sul diritto.
Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.
Il nostro mondo di abbondanza materiale ha un cartellino del prezzo che rimane nascosto ai nostri occhi.
Nessuno si rende conto di vivere l'istante piú felice della propria vita nell'attimo in cui lo sta vivendo.
Non capisco la popolarità, mi piace, ma non la capisco.
La nostra incapacità di riconoscere istintivamente le connessioni tra le nostre azioni e i problemi che ne risultano ci lascia totalmente aperti alla creazione di quei pericoli di cui poi ci lamentiamo.
Nel mondo reale i giovani scoprono che molti aspetti della vita sono incerti, misteriosi e persino inconoscibili.
Ognuno si sforza sempre di indovinare cosa fanno gli altri e si tormenta sempre a immaginare la verità e si muove come un cieco nel suo mondo oscuro tastando a caso le pareti e gli oggetti.
Tutti gli uomini vogliono vivere, ma nessuno sa perché vive.
L'amore senza una completa fiducia diventa una triste oscurità densa di errori e incomprensioni.
In quel periodo scrivevo frasi così intelligenti che dopo qualche tempo, rileggendo, non le capivo più.