La fede è un cieco che dona degli occhi alla speranza.
Il vero uomo di fede è uno che si fida della vita e quindi le sorride, da qui il permanente sorriso che contrassegna gli spirituali, il cosiddetto "mezzo sorriso".
La fede è due cose: un atto ed il suo contenuto ed oggetto: un ritenere per vero e un ritenuto per vero.
Una fede che non può sopravvivere alla collisione con la verità non lascia molti rimpianti.
La fede non è la convinzione che Dio farà quello che vuoi. E' la convinzione che Dio farà ciò che è giusto.
Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
Se la fede non facesse felici, non sarebbe creduta: quanto poco essa varrà dunque!
Tanto va la fede alla vita (alla vita reale, s'intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.
Se Dio si manifestasse continuamente all'uomo non vi sarebbe merito alcuno nel credere in lui.
Se si scommette su Dio, non si perde nulla, anche se si scopre che Dio non esiste. Ma se si punta contro Dio, e si sbaglia e Dio esiste, si perde tutto.
La fede è una ragione di vita, più passa il tempo e più diventa importante.