Non si è mai felicemente sposati. O si è felici o si è sposati.
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
Se certe nostre lodi fossero davvero meritate, preferiremmo non farle.
Ci sono dubbi che vanno risolti, altri che non possono essere risolti, altri ancora che è meglio non risolvere.
La differenza tra il misantropo e il misogino è che il primo non ama gli uomini, e il secondo conosce le donne.
Un'amante cessa d'esser tale quando comincia a stirarci le camicie.
Sembra impossibile che a una donna possa capitare di sposare due pazzi nella sua vita. A me è successo.
La lunghezza di un matrimonio è inversamente proporzionale ai soldi spesi per le nozze.
Il problema delle persone, soprattutto nell'amore, è che si vuole possedere l'altro. E quando, anziché il dono, c'è il desiderio di possesso, si inquina tutto. Molti matrimoni falliscono per questo.
Il matrimonio è una trappola che la natura ci tende.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Al migliore amico toccherà probabilmente la migliore moglie, perché il buon matrimonio riposa sul talento dell'amicizia.
I curati si consolano di non essere sposati, quando ascoltano le confessioni delle donne.
Il matrimonio è come una trappola per topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli altri ci girano intorno per entrarvi.
La mente vuole certezze, ma la vita è incertezza. Per questo la mente è contro l'amore e a favore del matrimonio, perché il matrimonio è una cosa fissa: è una certezza.
Il matrimonio è un esperimento chimico nel quale due corpi innocui possono, combinandosi, dare origine a un veleno.