In diplomazia, mentire è utile; in amore, necessario.
La stitichezza ha questo di bello: ci dà il senso della lotta e il piacere, poi, della vittoria.
Anni fa Umberto Eco si tagliò la barba per non farsi riconoscere. Poi, visto che nessuno lo riconosceva, se la fece ricrescere.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.
Niente mi fa più ridere di chi vuol farmi ridere a qualunque costo.
L'Italia sta in piedi solo perché non sa da che parte cadere.
Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle menzogne.
La verità, come la luce, acceca. La menzogna invece è un bel crepuscolo, che mette in risalto tutti gli oggetti.
Ciò che la gente chiama insincerità è semplicemente un metodo col quale noi possiamo moltiplicare le nostre personalità.
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
Non avere alcun motivo per mentire non significa necessariamente essere sincero.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Spesso, mentire è carità.
La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentono; le parole spessissimo.
Quando menti a qualcuno, guardalo dritto negli occhi.