La normalità è conformità alle aspettative collettive.
Qualsiasi sforzo abbia come obiettivo finale l'autoglorificazione è destinato a concludersi in un disastro.
Qualsiasi lavoro tu faccia, se trasformi in arte ciò che stai facendo, con ogni probabilità scoprirai di essere divenuto per gli altri una persona interessante e non un oggetto.
Alcune cose ci sfuggono perché sono così impercettibili che le trascuriamo. Ma altre non le vediamo proprio perché sono enormi.
Dallo stile nulla indicava che Aristotele si sognasse di dubitare di Aristotele.
Se cerchi di essere normale qui parrai ancor più anormale: se sorridi sei schizofrenica; se non sorridi mai, sei depressa; se rimani seria sei chiusa emotivamente o potenziale catatonica.
Mi diceva un mio professore di italiano "ricordatevi che la cosa più difficile è essere normali, non essere dei fenomeni".
Le persone normali con problemi normali possono essere esilaranti.
Ciò che caratterizza un soggetto normale, è precisamente il fatto di non prendere mai del tutto sul serio un certo numero di realtà di cui riconosce l'esistenza.
È bello ritornar "normalità". È facile tornare con le tante stanche pecore bianche. Scusate, non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera.
Il web è a un punto di svolta molto importante. Fino a poco tempo fa, la normalità sul web era che la maggioranza delle cose non erano sociali e la maggior parte delle persone non usava la propria identità reale. Stiamo costruendo un nuovo web in cui alla base vi è il "sociale".
Occorre far incontrare bambini e ragazzi con l'eccezione, ché a fargli incontrare la normalità ci pensa la vita.
Un momento cosi chissa quando poi tornerà. Un momento cosi io vorrei davvero fosse la normalità.
Quando tutto sembrava tornare alla normalità...
Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali.