Viaggia come Gandhi, con vestiti semplici, occhi aperti e mente sgombra.
Ogni cambiamento di luogo diventa una delizia.
Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire.
Viaggiare è nascere e morire ad ogni istante.
Viaggiare, è dare un senso alla propria vita, viaggiare, è donare la vita ai propri sensi.
Il paradiso per me? Mia moglie ed io sulla Route 66 con una tazza di caffè, una chitarra da quattro soldi, un registratore preso dal rigattiere, una stanza del Motel 6, e una macchina in buone condizioni parcheggiata davanti alla porta.
Riconoscerai la tua strada quando ci arriverai, perché avrai improvvisamente tutta l'energia e l'immaginazione di cui hai mai avuto bisogno.
Chi viaggia molto non cerca posti nuovi, ma fugge da quelli vecchi.
Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell'aria che respiriamo.
Le case saranno in grado di volare [entro l'anno 2000]. Verrà il momento in cui intere comunità potranno migrare a sud in inverno, o spostarsi verso nuovi territori ogni volta che sentono il bisogno di cambiare paesaggio.
Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinario a favore del caso, la rinuncia del quotidiano per lo straordinario, deve essere una ristrutturazione assolutamente personale alle nostre convinzioni.