Anche la miseria è un'eredità.— Riccardo Bacchelli
Anche la miseria è un'eredità.
Ci sono secoli inquieti, secoli sicuri, secoli disastrosi, secoli trionfali, secoli bui, secoli luminosi; secoli felici non ce n'è.
Dar le colpe agli altri è vanità. L'orgoglio vuol che sian suoi anche gli errori.
Il pane è la vita degli italiani, e il grano finisce di maturare nella stagione più spessa di grandinate.
Sapersi astenere dalla discussione, primo passo della saggezza dei popoli e degli individui, dei governi e delle famiglie.
L'uomo è peggio delle bestie, che quand'hanno saziata la fame e la foia non conoscono invidia. L'uomo è nemico del prossimo.
La fame dà i cattivi consigli.
Nei giorni di miseria, anche il brodo d'un osso può nutrire.
Mi colpisce sempre, ed è molto curioso, che, ogni volta che vediamo l'immagine dell'indescrivibile e impronunciabile desolazione della solitudine, della povertà e della miseria, l'ultima ed estrema delle cose che ci viene in mente è il pensiero di Dio.
Dal che si vede che, dal fondo della miseria, gli agi e i piaceri della vita, in sé vani e caduchi, possono acquistare un valore spirituale vero e proprio.
C'erano dei porci in una baia, armi contro la miseria solo che quel giorno il vento cambiò...
Il denaro non può comprare la felicità, ma rende la miseria più sopportabile.
La fortuna non può impicciarsi con la miseria, così va la legge di natura!
La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza.
Chi muore nella miseria muore sempre troppo tardi.
Se ci è così difficile accettare le nostre miserie, è perché abbiamo il sentore che esse non ci facciano più amare: siccome in questo o quel settore della nostra vita siamo manchevoli, ci diciamo che non meritiamo di essere amati.