Sinceramente non mi manca nulla, ho la gioia nel cuore. Sono un uomo felice.
Siamo impotenti di fronte alla forza della natura.
Andare in montagna è un'attività fine a se stessa. Non c'è nessun altro motivo, nessuna ragione specifica perché qualcuno debba scalare una montagna, se non la passione individuale, l'orgoglio, l'entusiasmo per la natura.
Cancellare ieri e domani e vivere solo il presente, l'essere in movimento in quell'attimo. Senza la nozione del tempo, come su un altro pianeta.
Ho cercato fin dal principio la libertà dentro di me. L'ho salvaguardata per tutta la vita come un guardiano il faro.
Non c'è eroismo in me. Sono un uomo che ama fare. C'è dell'egoismo, sempre. La vita di un operaio può essere eroica quanto la mia.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
La gioia è una forma d'amore.
Ho il culto delle gioie semplici, sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso.
Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco.
Né la ricchezza più grande, né l'ammirazione delle folle, né altra cosa che dipenda da cause indefinite sono in grado di sciogliere il turbamento dell'animo e di procurare vera gioia.
Le grandi gioie sono indiscrete.
Il frutto visibile di una fede viva è la gioia. Anche umanamente, quando c'è il massimo di amore c'è felicità e humor.
La gioia data dai figli non può compensare le altre gioie, per non dire poi che una gioia gravata dall'obbligo di supplire ad altre gioie diventa presto una gioia troppo stanca.
Ma in attendere è gioia più compita.
Queste gioie violente hanno una fine violenta.