Quella donna mi ha guardato come si guarda un taxi libero.
Russare è sorbire rumorosamente minestra di sogni.
Le foglie secche preparano la tisana dell'autunno.
Ci sono coppie di sposi che si voltano le spalle mentre dormono per non rubarsi a vicenda i sogni ideali.
Quando si bacia una donna sugli occhi, sopra le palpebre, si prova una sconcertante tenerezza, come se si baciasse il petto di un passerotto inquieto, di pelle fine e delicata, e con un cuore caldo e palpitante.
Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.
Lo sguardo alle volte può farsi carne, unire due persone più di un abbraccio.
Per sedurre basta uno sguardo, un pagliaccetto, mostrare e non mostrare. E a certe ragazze di oggi, anzichè scoprirsi, sarebbe conveniente coprirsi.
Lo sguardo è come una mano che tenta inutilmente di afferrare l'acqua che scorre. Sì, l'occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessuna crociata.
La guardò per un momento e per un attimo lei visse nel luminoso azzurro del mondo dei suoi occhi, con curiosità e fiducia.
Lo sguardo di chi oggi guarda romanticamente al cielo, non incontra che ciminiere fumanti. Viviamo in un freddo mondo di lavoro, che impegna inesorabilmente tutto l'uomo.
C'è una strada che va dagli occhi al cuore senza passare per l'intelletto.
L'anima di una persona è nascosta nel suo sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi.
Vieni qui, voglio prendere il tuo sguardo!
Jordan sentì il suo sguardo entrargli dentro fino a raggiungere quel posto segreto dove gli uomini nascondono le lacrime.