Era un poeta e odiava l'approssimazione.
Così noi viviamo, per sempre prendendo congedo.
Le opere d'arte sono di una solitudine infinita, e nulla può raggiungerle meno della critica.
Divenire amati è passare, amare è durare.
Noi vediamo lo splendore di una nuova pagina dove tutto ancora può accadere.
Chi crea deve essere un mondo per sé e in sé trovare tutto, e nella natura sua compagna.
L'approssimazione è una delle cose più irritanti: sentire che una bella storia viene raccontata in maniera sciatta, casuale, senza nessuna ricerca sulle parole e sulle immagini, in modo generico e frettoloso è, per chi ama leggere, una vera offesa all'orecchio.
Non è possibile una vera chiarezza, ma solo una chiarezza generica, approssimativa, non è possibile una conoscenza effettiva, ma solo approssimativa, tutto è sempre solo approssimativo e può essere sempre solo approssimativo.
Anche se può sembrare un paradosso, tutte le scienze esatte sono dominate dall'idea di approssimazione.