Io voglio vederla. Può passare dal mio ufficio? È a letto, non può? E allora vengo io nel suo "ufficio".
L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia.
Non ricchezza, per i poltroni; e meno che mai gloria.
Cara donna, vuoi che mettiamo il letto in negozio? Sono Pablo, e lavoro a giornata.
Chi va a letto per dimenticare le sue paure è atteso dagli incubi.
A letto succede di tutto.
Sono andata a letto e le stelle non c'erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Altazor. E anche Mab e Zelda e Bacbuc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.
Oh benedetto chi ha inventato er letto! Ar monno nun ze dà più bella cosa. Eppoi, ditelo voi che séte sposa. Sia mille e mille vorte benedetto!
Disteso nel letto, la coperta è calda Questo corpo non sarà mai al salvo dal dolore Sento ancora i tuoi capelli, neri nastri di carbone Tocca la mia pelle per mantenermi intero.
Ahimè! Sto morendo al disopra delle mie possibilità.
Se l'universo ha uno scopo più importante di portare a letto la donna che ami e di fare un bambino con la sua entusiastica collaborazione, io non l'ho mai saputo.