Il bello è lo splendore del vero.
Il piacere è l'esca del peccato.
Tu sei giovane, figlio mio, e, mentre gli anni passano, il tempo cambierà e addirittura capovolgerà le tue opinioni presenti. Astieniti quindi ancora per un po' dall'erigerti a giudice delle questioni superiori.
Il simile è amico al simile: che, cioè, il solo buono è amico al solo buono, mentre il cattivo non contrae mai una vera amicizia né col buono né col cattivo.
I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.
Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da uomo onesto o malvagio.
La bellezza è per i mortali la madre di tutto cò che è dolce.
Che cosa desideriamo noi vedendo la bellezza? Desideriamo di essere belli, crediamo che a ciò vada congiunta molta felicità. Ma questo è un errore.
È stata la bellezza che ha sconfitto la bestia.
La bellezza tenta i ladri più dell'oro.
Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
La bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
La bellezza dei ragazzi sta a quella delle ragazze come la pittura a olio sta a quella a pastello.
Una bella donna è cento volte più attraente quando esce dal sonno che dopo una toeletta.
Una bella ragazza non ha bisogno di altri gioielli oltre alla giovinezza, alla salute e al suo fascino naturale.
La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente.