La bellezza è un dono gigantesco, immeritato, dato a caso, stupidamente.
Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l'amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un'illusione insidiosa.
C'è un solo peccato. Uno solo. Il furto. Ogni altro peccato può essere ricondotto al furto.
Quello che è andato perduto è irrecuperabile.
L'amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un'illusione insidiosa.
Niente di simile alla vita, dove le domande o non hanno alcuna risposta o ne trovano una ingarbugliata.
La bellezza tenta i ladri più dell'oro.
La bellezza spesso svanisce, ma di rado così rapidamente come la gioia che ci dà.
È straordinario che sia così perfetta l'illusione che la bellezza è bontà.
Non vi è cosa più divina della bellezza, la quale, non appartenendo al corpo e non avendo principio o esistenza se non nello spirito e nella ragione, può essere svelata e appresa da questa parte più divina di noi, quando essa contempla se stessa, unico oggetto degno di lei.
Non è vero che i belli siano poco intelligenti: sono i brutti, invece che hanno troppo sviluppato il cervello per compensare le deficienze estetiche.
A volte la gente dice che la bellezza è solo superficiale. Può darsi. Ma perlomeno non è superficiale quanto il pensiero.
La bellezza è una lettera aperta di raccomandazione che conquista subito i cuori.
Non ti accorgi, Diavolo, che tu sei bella come un Angelo?
A volte c'è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla.
La bellezza non rende felice colui che la possiede, ma colui che la può amare e desiderare.