Quando il culto prevale sulla cultura, inizia il fanatismo.
La politica ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Non ho sogni nel cassetto. Preferisco tenerci la biancheria.
La spontaneità non s'improvvisa; spontanei non si nasce, si diventa.
Credere in Dio, come negarlo, è presunzione assoluta.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
Nato morto fu ignorato dalla stampa e non raggiunse nemmeno l'onore di suscitare il mormorio dei fanatici.
Con la polemica aggressiva, che umilia, raramente si risolve un problema. E, d'altro canto, non si giunge mai a un chiarimento quando fra chi discute c'è un fanatico.
Oggi il fondamentalismo islamico è anche un alibi per coprire ragioni politiche. Non dobbiamo trascurare le ragioni politiche che incontriamo sotto forma di fanatismo religioso.
Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa.
La follia religiosa è molto comune negli Stati Uniti.
Consideriamo parte del nostro dovere difendere l'umanità contro il flagello dell'intolleranza, della violenza e del fanatismo.
Il fanatico è convinto di possedere la verità, e questo gli dà la forza di imporla, in genere usando la violenza. Ciò comporta l'eclissi dell'intelligenza, il trionfo della passione sulla ragione.
Un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.
Chi uccide in nome di Dio ha già ucciso Dio. Chi uccide in nome dell'uomo ha già ucciso l'uomo.
Con la ferma certezza che il male non proviene mai da Dio, infinitamente Buono, e radicati nella fede, professiamo che la crudeltà non può mai essere attribuita all'opera di Dio e, per di più, non deve assolutamente trovare nel suo Santo Nome alcuna giustificazione.