La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni.
Lo sport ha bisogno di progettazione, innovazione, impegno costante.
Una prestazione può essere figlia di tanti fattori. Un campione si valuta nell'arco di un'intera carriera.
Ho vinto tanto da atleta, ma non si può vivere di ricordi. Ogni giorno bisogna reinventarsi, avere progetti ed ambizioni. Perciò, quotidianamente ho tante idee e sogni che voglio realizzare.
La mia longevità sportiva è un punto d'orgoglio perché è figlia di sacrifici, fatica, allenamenti massacranti.
È sempre stata attribuita allo sport, in ogni epoca e soprattutto da ogni governo, un'importanza grandissima, per la buona ragione che lo sport intrattiene e obnubila e rimbecillisce le masse.
Lo sport è un figlio del progresso e contribuisce già per conto suo all'istupidimento della famiglia.
In Italia c'è bisogno di cambiare visione sullo sport: non è solo e sempre calcio, calcio, calcio.
E' meglio andare a sciare e pensare a Dio che andare in chiesa e pensare allo sport.
Lo sport dà alla vita un maggiore equilibrio psicofisico e l'arricchisce di serenità e coraggio.
Lo spirito olimpico esiste ed esisterà sempre, perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza lealtà e rispetto dell'avversario.
L'erba è una superficie che sarebbe già sparita dal tennis se non fosse stata tenuta in vita da Wimbledon, ma è anche la più onesta nei confronti del talento. Sulla terra si può vincere con la pazienza e con la corsa, sul cemento con la violenza, sui prati ci vuole molto di più.
Nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere.
Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felice.
Cambiano le tue priorità, se sai che lui non è con te, magari sbarelli e non t'importa di perdere, perché così torni prima a casa da lui. L'amore non sempre fa bene a chi fa sport.