E' meglio andare a sciare e pensare a Dio che andare in chiesa e pensare allo sport.
Sport. Si potrebbe definire il sedimento di un odio universale finissimamente diffuso, che precipita nelle competizioni sportive.
La cultura non è figlia del lavoro ma dello sport. Si sa bene che attualmente mi trovo solo tra i miei contemporanei nell'affermare che la forma superiore dell'esistenza umana è proprio lo sport.
Lo sport è come una guerra senza morti.
Fate come i campioni sportivi, che raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno. Il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia: allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita!
A nome di tutti i concorrenti, prometto che prenderemo parte a questi Giochi Olimpici rispettando e osservando le regole che li governano, impegnandoci nel vero spirito della sportività per uno sport senza doping e senza droghe, per la gloria dello sport e l'onore delle nostre squadre.
L'amore (così almeno se lo figura lei) è roba per gente decisa a sopraffarsi a vicenda, uno sport crudele, feroce, ben più crudele e feroce più del tennis! Da praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d'animo e onestà di propositi.
Per la donna lo sport è solo una divertente bizzarria, un passatempo cui dare un peso relativo, mentre, in quanto gioco regolato, risponde ad esigenze profonde dell'uomo il quale, a differenza della femmina, ha poco di meglio da fare.
L'impegno in un'attività sportiva insegna a socializzare. Il contatto e lo scambio di opinioni aprono una persona al dialogo e alla tolleranza, arricchendola di senso civile e di esperienze preziose.
Con lo sport non puoi sognare come puoi fare se scrivi, se reciti, se dipingi o se fai carriera come dirigente: l'ho capito a undici anni che non avrei mai giocato per l'Arsenal. Undici anni sono davvero pochi per scoprire una così amara verità.
Lo sport piace perché lusinga l'avarizia, vale a dire, la speranza di avere di più.