Chi è infamato una volta, non aspetti più perdono.
I così detti istituti pii, quanto meglio sopprimergli e incamerargli!
A chi dice, esservi, oltre la percezione esterna, un sentimento interiore ineffabile, anatema.
Perché ogni sorta di carità fomenta l'ozio e l'imprevidenza.
La pena di morte, oltre che non cura la emendazione della vittima, spegne una vita, non le importa se depravata o santificata dalla sventura, e le basta ad altrui spavento un capo mozzo o un cadavere appeso.
La gloria e la grandezza, chimere.
È un infame chi pretende dalla moglie il pudore, ma seduce le donne altrui.