L'arte e la matematica sono solo due facce della stessa litografia.
Non tutte le domande sono sensate, e non tutte le domande sensate ammettono risposta: questo insegna la logica contemporanea.
La più recente tradizione fisica ci ha ormai abituati a dover considerare anche gli esperimenti più oggettivi come osservazioni introspettive.
L'ateismo non è una fede, e non fa opera di sconversione. Rivendica soltanto, cristianamente, di poter dare alla ragione ciò che è della ragione. E non dimentica, volterrianamente, che bisogna coltivare anche il proprio giardino, e non soltanto quello dell'Eden.
Se pensiamo che una volta si sapeva quali angeli trainassero i pianeti o quali divinità provocassero diluvi, si può dire che oggi Dio è stato relegato agli inizi dell'universo.
La religione è la matematica dei poveri di spirito.
L'arte deve proclamare imponenza e bellezza e quindi rappresentare purezza e benessere.
Un'opera d'Arte è punto di arrivo: nessuno potrà mai migliorare la Pietà di Michelangelo. Essa è una realtà legata totalmente al suo autore. Una scoperta scientifica è invece sempre migliorabile.
L'arte celebra l'uomo, non lo manipola.
La materia della natura non ha forma alcuna assolutamente; ma la materia dell'arte è una cosa formata già della natura.
L'arte più perfetta non sta troppo a calcolare, e l'arte elaborata non ha bisogno di star lì a ragionare, sia perché agiamo a somiglianza della natura, sia perché la natura agisce insieme con noi.
Che il segreto dell'arte sia qui? Ricordare come l'opera si è vista in uno stato di sogno, ridirla come si è vista, cercare soprattutto di ricordare. Ché forse tutto l'inventare è ricordare.
Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine.
L'arte è la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l'oggetto e il soggetto.
Maledetti, trafitti dalla passione, l'Amore ci sopravvive e l'Arte ci rende immortali.
Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l'opera del fato. Il bene è sempre il prodotto di un'arte.