Il pittore non deve dipingere quello che vede, ma quello che si vedrà.
Se il Bene, invece che estraneo, incomprensibile, un altrui capriccio, ci apparisse nostro, espressione di ciò che vogliamo profondamente, non ci sarebbe alcun merito ad obbedirgli, poiché non vi sarebbe alcuna amarezza.
Le idee hanno un valore puramente transitivo.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Il problema ai nostri tempi è che il futuro non è come è sempre stato.
Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega.
Nella pittura devi dare l'idea della verità per mezzo del falso.
Il pittore dà un'anima ad una forma, il poeta invece dà una forma ad un sentimento e ad un'idea.
Il pittore che ritrae per pratica e giudizio d'occhio sanza ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d'esse.
Quando avete perduto la virtù di tentare, avrete perduto anche la virtù di fare. Bisogna ritrovarsi ogni volta dinanzi alla tela bianca con l'anima nuova come la tela.
Il più modesto dei pittori è un vero allievo, e il migliore di tutti, perché allievo della natura.
Si fermò sulla pittura, prese ad occuparsene e ripose in essa quella insoddisfatta riserva di desideri che reclamava d'essere appagata.
Si può dipingere ogni cosa, basta soltanto vederla.
Dipingere è uscire da se stessi, dimenticare se stessi, preferire l'anonimato a ogni cosa e rischiare talvolta di non essere in accordo con il proprio secolo e con i contemporanei.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
Dei quadri moderni si capisce una sola cosa: la firma.