Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
E' proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
L'amore è breve, dimenticare è lungo.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Amare è così breve, e dimenticare così lungo.
Pianificazione: Inverno a Montecarlo. Estate alle Bahamas. Autunno in Scozia. Primavera a Capri... L'anno è sistemato. La coscienza no.
Voglio fare con te ciò che fa la primavera coi ciliegi.
La gente mi chiede cosa faccio in inverno quando non c'è baseball. Vi dico cosa faccio. Guardo dalla finestra e aspetto la primavera.
La primavera è in ritardo. Si pensa che sia rimasta incinta.
Non ce l'ho con la primavera perché è tornata. Non la incolpo perché adempie come ogni anno ai suoi doveri.
Avverto intorno a me tutto questo germogliare, mi rallegro per gli arbusti di cerfoglio, sui cui sono posate nuvolette di minuscoli insetti neri, per i fiori bagnati di rosso dell'acetosella, per gli steli sottili che s'inclinano a Oriente.
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
È incredibile come Milano, certe volte, sappia diventare bella a primavera!
Il vivere pareva mi si aprisse davanti come certe mattinate di primavera in campagna, quando ogni fiore, ogni foglia, ogni goccia di rugiada sembra promettere un miracolo, e la giornata che incomincia, piena d'aria e di luce, è proprio quel miracolo, quel comporsi d'ogni cosa.
Ben venga Maggio e il gonfalon selvaggio! Ben venga primavera Che vuol ch'uom s'inamori. E voi, donzelle, a schiera, con li vostri amadori, Che di rose e fiori Vi fate belle il maggio, Venite alla frescura Delli verdi arbuscelli.