La spontaneità è una posa difficilissima da tenere.
Una fatalità incombe sulla superiorità fisica e intellettuale: la stessa fatalità che sembra inseguire, attraverso la storia, i passi incerti dei re. Meglio vale non distinguersi dai propri simili.
L'ambizioso deve sempre lottare contro la sue epoca con le armi dell'epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro dio è l'oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
È triste pensarci, ma non vi è dubbio che il Genio dura più a lungo della Bellezza. Da ciò dipende il fatto che tutti noi facciamo tanti sforzi per super educarci.
Ridere non è affatto un brutto modo per iniziare un'amicizia. Ed è tutt'altro che un brutto modo per concluderla.
La musica ci crea un passato che ignoriamo, e ci infonde un senso di dolore finora celato alle nostre lacrime.
In ogni attività spontanea l'individuo abbraccia il mondo.
Rinunciare alla spontaneità e all'individualità significa soffocare la vita.
Ridi della così detta spontaneità. Non c'è erba più spontanea dell'ortica. Spontaneamente saremmo tutti cannibali.
La spontaneità non s'improvvisa; spontanei non si nasce, si diventa.
Non c'è nulla di più accattivante e convincente della spontaneità, sia che la si trovi nel bambino, o nell'artista, sia che la si trovi in quegli individui che non rientrano per età o professione in questi due gruppi.