Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.
Un uomo che moraleggia è di solito un ipocrita, una donna che moraleggia è inevitabilmente brutta.
Coltivare l'ozio è il fine dell'uomo.
Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.
Là dove cresce il dolore è terra benedetta.
La morale è semplicemente l'atteggiamento che adottiamo nei confronti di individui che, personalmente, non ci piacciono.
Ho teso corde da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d'oro da stella a stella, e danzo.
Di tutte le cose visibili, la più alta è il cielo delle stelle fisse.
Le stelle sono come gli animali allo stato selvatico. Possiamo vederle giovani, ma non la nascita vera e propria, che è un evento nascosto e segreto.
Amo il pezzo di terra che tu sei, perché delle praterie planetarie altra stella non ho. Tu ripeti la moltiplicazione dell'universo.
Raccogli un fiore sulla Terra e muoverai la stella più distante.
E ovunque andrò, là troverò sempre il Sole, la Luna e Stelle; troverò sogni, e presagi, e converserò con gli dei!
Dicono, punta alle stelle, se sbagli, cadrai sulle nuvole.
In cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Dio, non servono più le stelle: spegnile una a una. Smantella il sole e imballa la luna. Svuota l'oceano, sradica le piante. Ormai più nulla è importante.