Dicono, punta alle stelle, se sbagli, cadrai sulle nuvole.
E fumerò nero, charas e marijuana, e non avrò paura di toccare il Nirvana, amerò i miei soldi e non una puttana, e resterò marcio finché Dio mi chiama.
Il mio cammino è il percorso dell'universo: per questo per me brilla ogni stella, per questo risuona per me, nei concetti spirituali e nelle relazioni, l'armonia degli astri.
Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle.
Amo la luce perché mi mostra la via. Ma amo anche il buio perché mi mostra le stelle.
È giunto il tempo di riaccendere le stelle.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte.
Guardai in alto le risapute stelle: la lince, il cane minore, il toro, il cigno, il drago, tutto lo zoo fantastico del cielo. Dove gli astronomi videro forme animali collegando i punti, io leggevo le lettere dell'alfabeto ebraico.
Non chiedere la luna. Abbiamo le stelle.
Chi invoca le stelle e le fa star ferme come ascoltatrici trafitte di stupore? Eccomi qui, Amleto di Danimarca.
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa.
Non serve a niente dirmi che è una roccia senza vita là nel cielo! So che non è così.