Il mondo è stato fatto per gli uomini, e non per le donne.
I parenti sono soltanto una banda di noiosi, totalmente sprovvisti di savoir vivre, e altrettanto inetti per quanto riguarda la scelta del momento di morire.
Essere anormale vuole spesso dire essere grande. Essere naturale vuol quasi sempre dire essere stupido.
Finché una donna può sembrare più giovane di dieci anni di sua figlia, è perfettamente soddisfatta.
Il segreto per rimanere giovani sta nell'avere una sregolata passione per il piacere.
Nessun uomo sposato è mai attraente, salvo che per la propria moglie, e spesso, mi dicono, nemmeno per lei.
Il mondo si gioca su tre parole simili: caso, causa, caos.
Entro i confini del mondo non vi può essere esilio di sorta: nulla infatti che si trovi in questo mondo è estraneo all'uomo.
Il mondo non vuole salvezza, vuole un salvatore: l'intermediare è il suo bisogno più specifico.
Quando si hanno vent'anni, si pensa di aver risolto l'enigma del mondo; a trent'anni, si comincia a rifletterci sopra, e a quaranta, si scopre che esso è insolubile.
Il mondo è un cancro che si divora.
Se il mondo non servisse a nient'altro, è per lo meno un eccellente oggetto di meditazione.
Seppure il mondo non servisse a nient'altro, sarebbe un buon soggetto di meditazione.
Quel freddo conglomerato chiamato mondo, che, così terribile nella massa, è così poco temibile, persino degno di compassione nelle sue singole unità.
In un mondo d'arrivisti buona regola è non partire.
Distacchiamoci dal mondo in cui tutto è follia e vanità.