La vendetta è volgare come il rancore.
È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà. Ci morde tutti, ogni giorno, e son pochi coloro che non si lasciano sbranare da lei.
Essere mamma non è un mestiere. Non è nemmeno un dovere. È solo un diritto tra tanti diritti.
Aspettava e la sua piccola mente impazzita d'amore andava alla deriva come una barca senza remi. Fantasie insensate e verità sconcertanti i flutti che la sbatacchiavano nella nebbia della sprovvedutezza e contro gli scogli della disperazione.
Sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata d'una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza.
Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita.
Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa,... e avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra.
L'uomo deve elaborare per ogni conflitto umano un metodo che rifiuti la vendetta, l'aggressione e la rappresaglia. Il fondamento d'un tale metodo è l'amore.
Non può finire così, ottenere la vendetta fa parte di me.
Impara a giocare la carta dell'indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l'oblio, che seppellisce l'indegno sotto la polvere della sua nullità.
Porterò un lama nel posto dove ti sarai messo a dormire e mi assicurerò che urini con abbondanza su tutti i tuoi averi.
È l'ora della vendetta!
L'uomo si vendica col riso di coloro dei quali non può fare a meno nei giorni del tremore, del dolore e del terrore.
Vendicare. Nel linguaggio moderno, significa ottenere soddisfazione di un'offesa imbrogliando chi l'ha inflitta.
Voi uomini pensate solo alla vendetta, all'onore, a mostrare il vostro valore di guerrieri, ma questo non fa che perpetuare gli odi, rinvigorire i rancori. Voi inseguite la gloria, noi piangiamo i nostri figli, i nostri fratelli, i nostri padri e mariti.
La sete di vendetta prosciuga l'anima, la brucia e la consuma, e attraverso lo spesso strato di cenere non riuscirà mai più a germogliare nulla.