La felicità è un oblìo che dura una settimana.
L'aspetto della saggezza non è cupo e tetro, non è pensieroso, è ilare e pieno di gioia. Il fine e il compimento della sapienza stanno nella giocosità felice.
Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico.
La democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolata. La democrazia bisogna conquistarsela. Per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere cos'è.
Una volta nato non ti dovrai scoraggiare, dicevi: neanche a soffrire, neanche a morire. Se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente, e niente è peggiore del niente: il brutto è dover dire di non esserci stato.
L'amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino. Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia.
Bisogna riconoscere che, per essere felici in questo mondo, ci sono delle facoltà dell'anima che bisogna interamente paralizzare.
I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.
La felicità non è un fine da perseguire avidamente, ma un fiore da cogliere sulla strada del dovere.
Nessuno si rende conto di vivere l'istante piú felice della propria vita nell'attimo in cui lo sta vivendo.
La felicità è un vino prezioso, che sembra insipido a un palato volgare.
La felicità consiste nell'ignoranza del vero.
La tragedia di questo mondo è che nessuno è felice. Sia che attraversi un periodo di sofferenza che di gioia.
Se la nostra condizione fosse veramente felice, non ci sarebbe bisogno di fare di tutto per non pensarci.
La felicità è reale solo quando condivisa.