La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi.
La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero.
Quanto più solo, tanto più potente.
L'astrazione indebolisce, la riflessione rinforza.
La medicina deve trasformarsi nell'arte di vivere.
È verso l'intero che va il cammino misterioso.
La vita è come un gioco di scacchi: noi tracciamo una linea di condotta, ma questa rimane condizionata da ciò che piacerà di fare all'avversario, nel gioco degli scacchi, e dal destino, nella vita.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.
La vita, che breve navigazione di cabotaggio!
La lunghezza della vita non si misura dai capelli bianchi o dalle rughe: non è un vivere questo, è solo un esistere a lungo.
La vita ha un solo autentico fascino; è il fascino del Gioco. Ma se ci fosse indifferente vincere o perdere?
La vita non accade necessariamente in ordine cronologico.
La vita non si poteva controllare, fluiva come acqua da buchi microscopici.
La vita è un gioco e va giocata sapendo che si può perdere. Ma che senso ha non giocarla?
La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un'illusoria consolazione.
La poesia della vita è com'una di quelle sorgenti occulte e profonde e a farle scaturire dalla terra si vuole molto studio e fatica, ma che poi scaturite, più non si perdono.