L'uomo ha cominciato con l'istinto, e con questo finirà.
Per conoscere bene una verità bisogna avera combattuta.
Il proposito più alto delle coltivazioni intellettuali è di dare all'uomo una perfetta conoscenza e padronanza del suo io interiore, di rendere la sua consapevolezza la sua propria luce e il suo proprio specchio.
Santi si può diventare soltanto attraverso la sventura; perciò i santi antichi si precipitavano da sé nella sventura.
La vita dell'uomo colto dovrebbe alternarsi fra musica e non musica, come fra sonno e veglia.
Quanto più solo, tanto più potente.
L'arte dovrebbe somigliare a un'attività innocente e gioiosa, quasi animale; forse l'arte sarebbe diventata così una volta che l'uomo avesse superato la questione della morte.
Quale istinto ci dice che un orologio è fermo, anche se segna l'ora giusta?
Noi giochiamo il senso della nostra vita ad un tavolo dove sono presenti i nostri istinti sotto forma delle icone che li rappresentano: Eros, il signore dei desideri; Narciso, l'amore verso di sé; il Caso, la fatalità; Edipo, la trasgressione. E infine la Morte.
Il subconscio è controllato dall'istinto di sopravvivenza e perciò spesso è piú razionale del pensiero cosciente.
L'istinto della fuga esisterà sempre: anche se Pascal consigliava di passare la vita in una stanza.
Ogni impulso che ci sforziamo di soffocare cova nella mente e ci avvelena... L'unico modo per sbarazzarsi della tentazione è cedervi.
L'istinto è il naso della mente.
Credo che nel cuore e nella natura umana ci siano innumerevoli impulsi ed istinti assurdi, ma la società ha creato delle regole tali da non poterli esprimere.
Passiamo metà della nostra vita a reprimere impulsi. L'altra metà a convincerci che non li abbiamo repressi.
Normalmente l'istinto ti suggerisce cosa fare prima che la mente lo immagini.