Diventare uomini è un'arte.
Per comprendere la natura, bisogna far sì che essa si sviluppi dentro di noi in tutta la sua interezza.
La matematica è la Vita degli Dei.
L'astrazione indebolisce, la riflessione rinforza.
A rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
Ogni malattia è un problema musicale. Ogni guarigione una soluzione musicale. Quanto più breve e tuttavia completa la soluzione, tanto maggiore il talento musicale del medico.
Gli uomini sono dei tali codardi! Violano ogni legge del mondo e ne temono la lingua.
Gli uomini sono così perversi che la sola speranza e persino il solo desiderio di correggerli, di vederli finalmente ragionevoli e onesti, è un'assurdità, un'idea romanzesca che si perdona soltanto all'ingenuità della prima giovinezza.
Tutti gli uomini credono che tutti gli uomini siano mortali, tranne sé stessi.
L'uomo non può conoscere certe sue qualità se non conversando con gli uomini; non ne può conoscere certe altre se non in solitudine.
L'uomo è il solo maschio che batte la propria femmina. È dunque il più brutale dei maschi, a meno che, fra tutte le femmine, la donna non sia la più insopportabile; ipotesi sostenibilissima, dopo tutto.
L'uomo che frequenta una sola classe sociale è come uno studioso che non legge altro che un libro.
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville.
È meglio essere maschio, perché anche il maschio più miserevole ha una moglie a cui comandare.
Se vuoi sapere qualcosa di un uomo devi aspettare che muoia e che te lo dica una donna.