La vita è piena di noie, solo la morte non lo è.
Se l'uomo non arriva al bordo del precipizio, non gli cresceranno le ali sulla schiena.
Ogni attimo moriamo. Per questo molti hanno protestato: lo scopo della vita è la morte.
Veniamo da un abisso oscuro; ritorniamo in un abisso oscuro. Lo spazio luminoso che intercorre tra di loro lo chiamiamo vita. Appena nati inizia il nostro ritorno; contemporaneamente l'inizio e il ritorno; ogni attimo moriamo. Per questo molti hanno protestato: lo Scopo della vita è la morte.
Dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta.
Molti dei miei amici che hanno tra i venti e i trent'anni si stanno chiedendo cosa fare della propria vita.
Le vite degli uomini, quando incominciano storte, nemmeno Dio le raddrizza.
Verso la fine si avverte che alla vita umana manca quello che nella scrittura è il Post Scriptum. È questa imperfezione della vita che la rende insoddisfacente e inaffidabile.
La vita può essere sempre uguale o cambiare in un secondo, e quello che prima sembrava molto importante improvvisamente non lo è più.
Nasciamo e moriamo e nel mentre cerchiamo di capire.
La vita non pensa che a riposarsi il più possibile in attesa della morte. La vita pensa solo a morire.
È malato Matamoro? - Non è malato (...) È appena guarito da una malattia per la quale nessun medico, neppure Ippocrate, Galeno o Avicenna, hanno mai trovato rimedio, intendo dire la vita, di cui si finisce sempre per morire.
Vita e morte sono illusioni: siamo in uno stato di costante trasformazione.
La vita è come la bicicletta; sta su perché va.