Il pubblico mi ha seguito con affetto.
Oggi, quando mi incontrano dicono sempre le stesse cose:
quella televisione sapeva starti vicino, era gradevole e non volgare.

Nicoletta Orsomando

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Volgarità
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Altre frasi di Nicoletta Orsomando

La Rai preparava con dei corsi di dizione di lingua italiana e straniera i propri presentatori, annunciatori, giornalisti. Lo abbiamo fatto tutti con una grande serietà. Oggi purtroppo questa tradizione anche in Rai si è persa, ed infatti ascoltiamo quello che ascoltiamo.
— Nicoletta Orsomando
Il pubblico mi ha seguito con affetto. Oggi, quando mi incontrano dicono sempre le stesse cose: quella televisione sapeva starti vicino, era gradevole e non volgare.
— Nicoletta Orsomando
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Scusi, giudice, mi perdoni la volgarità, ma Lei mi ha fatto riempire il cazzo con del tè alla pesca?
— Fabio De Tassis
Il mondo è dei conquistatori, perché la maggioranza è volgare e debole.
— Alfred de Vigny
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa e c'è il sospetto che sia triviale l'affanno e l'ansimo dopo una corsa, l'ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita, il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami... vita.
— Francesco Guccini
Il diritto divino era pure un'idea: come potrebbe esserlo la sovranità popolare, che nel migliore dei casi è dell'ordine delle volgari necessità? Necessità non fa idea.
— Tommaso Landolfi
Con i reality abbiamo toccato il fondo della volgarità. Hanno un solo merito: sono laici, senza censure. È la vita di tutti i giorni mandata in onda. Chi li ha ideati è stato un genio.
— Gianni Boncompagni
L'uomo decade e involgarisce, si fa grosso ed ottuso, secondo o quando decade in lui il senso religioso delle parole.
— Tommaso Landolfi
L'utopia di un secolo spesso diviene l'idea volgare del secolo seguente.
— Carlo Dossi
Ecco è fuggito il dì festivo, ed al festivo il giorno volgar succede, e se ne porta il tempo ogni umano accidente.
— Giacomo Leopardi
Esistono in tutto due generi di scherzo: uno volgare, violento, vergognoso e osceno, e un altro elegante, urbano, ingegnoso e fine. Di questo secondo tipo sono intrisi non solo il nostro Plauto e la Commedia greca antica, ma anche i libri dei filosofi socratici.
— Cicerone
Sono stato accusato di volgarità. Io dico che è una stronzata.
— Mel Brooks