Maturare è scoprire l'altra faccia delle cose.
La serenità è il frutto della rassegnazione all'incertezza.
L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
L'intelligenza tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
La preoccupazione per la propria immagine è la fatale immaturità dell'uomo. É così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte.
Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.
Ogni uomo che valga qualcosa passa la maturità a liberarsi dalle pazzie o a espiare gli errori della gioventù.
La maturità è un'invenzione dell'uomo che non può ammettere di non essere migliorato.
La maturità di una persona non si misura dall'età ma dal modo in cui reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande.
La gratitudine è l'espressione della maturità umana e, mentre la manifesta, la nutre e l'accresce. La gratitudine suscita dialogo di grazie tra chi ha dato il beneficio e chi lo riceve.
È maturo solo chi si ritiene immaturo, perché solo chi si ritiene immaturo cerca di colmare le sue lacune.
Per l'uomo maturo, solo gli amori felici possono prolungare la giovinezza. Gli altri lo gettano di colpo nella vecchiaia.
Solo un'epoca di discepoli può dare un'epoca di geni, poiché solo chi è prima capace di ascoltare e di comprendere si alimenta una maturità personale che lo rende poi capace di giudicare e di affrontare, fino ‐ eventualmente ‐ ad abbandonare ciò che lo ha alimentato.