La fede in Dio comprende la fede nei tempi di Dio.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Meno credo in Dio più ne parlo.
Non credo a chi parla agli altri della propria fede, soprattutto con l'intento di convertire. La fede non ammette di essere raccontata. Deve essere vissuta e allora si propaga da sé.
Potete strapparmi gli occhi, eppure non mi ucciderete. Ma distruggete la mia fede in Dio, e io sono morto.
E tutto ciò che è buono, se è una grazia, è un atto di fede; se è una ricompensa, è il frutto della fede. Come tutte le azioni dell'uomo nuovo sono gli effetti della fede.
Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede.
La fede si trova sotto il capezzolo sinistro.
Chi è senza fede scagli la prima pietra.
Al funerale di un amico o davanti allo sfogo di disperazione di un altro, ci troviamo faccia a faccia con la realtà, distogliamo lo sguardo con terrore e sconcerto. In questa cultura la fede è condannata ad avere la funzione di consolazione per quanti non sono all'altezza.