Per avere la vittoria finale, bisogna essere senza pietà.— Napoleone Bonaparte
Per avere la vittoria finale, bisogna essere senza pietà.
Lo stupido parla del passato, il saggio del presente, il folle del futuro.
I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, e si impadroniscono di tutto ciò che è a tiro.
L'immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini. Quest'idea spinge a grandi imprese. Meglio sarebbe non aver vissuto che non lasciare tracce della propria esistenza.
Il buon Dio sta sempre dalla parte della migliore artiglieria.
Il momento della vittoria è troppo breve per vivere solo di quello e niente altro.
Se non conosci il nemico, ma conosci soltanto te stesso, le tue possibilità di vittoria saranno pari alle tue possibilità di sconfitta.
È sorprendente che io abbia vinto, stavo correndo contro la pace, la prosperità e l'incombenza.
Lo spirito olimpico esiste ed esisterà sempre, perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza lealtà e rispetto dell'avversario.
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
Le vittorie consumano le forze al pari o poco meno delle disfatte, e le forze si perdono inutilmente se non prive di consiglio, o lo scopo è tale che non possa ottenersi.
Ferire il nemico, è la vittoria; il criminale, è la giustizia; l'innocente, l'omicidio.
La mancanza di generosità nella vincita diminuisce il merito e i frutti della vittoria.
Il pericolo più grande si corre nell'ora della vittoria.
L'impotenza induce la disperazione, e la storia attesta che è la mancanza di speranza e non la perdita di vite quello che decide la sorte della guerra.