Per avere la vittoria finale, bisogna essere senza pietà.
In guerra le considerazioni morali contano per i tre quarti, il rapporto delle forze reali solo per l'altro quarto.
Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere.
Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti.
In tempi di rivoluzione un soldato non deve mai disperare di nulla quando ha perseveranza e coraggio.
Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta.
Se c'è una cosa che essere un vincitore non garantisce è la salvezza dei propri figli.
Stiamo vivendo un'epoca tremenda, in cui pare che abbia trionfato l'ateismo, ossia il demonio.
Ciò che da valore alla guerra, è la vittoria.
Io vivo per la vittoria. In Nazionale chiamerò chi lo merita, voglio solo grandi uomini, dentro e fuori dal campo.
Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quanto esigue sono le probabilità di vittoria di chi non fa alcun calcolo!
Ottenere cento vittorie su cento battaglie non è il massimo dell'abilità: vincere il nemico senza bisogno di combattere, quello è il trionfo massimo.
Quando stacchi tutti e arrivi da solo, la vittoria ha il sapore del trionfo.
Ho scoperto che se si vogliono vincere le partite, è meglio essere pronti ad adattarsi.
Vincere a Sanremo è molto utile. Per due settimane hai una buona risposta se qualcuno chiede: Novità?
Hai un talento naturale. Non mi fido di quelli così. Tu sai correre, lo ammetto. E, per la miseria, sai saltare! Ma io voglio sapere se sai vincere.