Chi non ama i cani non ama la fedeltà.
Strapazzando un uomo so, da come reagisce, che cosa pensare di lui. Vedo a quale tono è salita la sua anima: se colpite un bronzo con un guanto, non vi darà alcun suono; ma colpitelo con un martello e risuonerà.
In politica la stupidità non è un handicap.
Nel mondo ci sono soltanto due forze, la spada e lo spirito. Alla lunga, la spada viene sempre vinta dallo spirito.
I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re.
Siccome vi è un Dio solo, così nello stato ci vuole una sola giustizia.
Il cane fedele riceve una museruola decorativa.
Chi ha mai visto due cani che, quando si incontrano, parlano di un terzo cane, perché non sanno che altro fare insieme?
Colui che offre al proprio cane cibi non adatti o troppo caldi, sia punito con cento sferzate.
I cani hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi.
L'abbandono è la peggiore crudeltà che si possa fare ad un cane, perché tra cane e padrone c'è un tacito, atavico accordo di mutua fedeltà.
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato.
Poche cose mi danno un senso di consolante sicurezza come la fedeltà del mio cane.
Il timore che un cane possa far del male a un bambino è addirittura ridicolo; molto più giustificata è, semmai, la preoccupazione opposta, che cioè il cane si lasci troppo strapazzare dai bambini, contribuendo così a educarli a una totale mancanza di riguardo nei suoi confronti.
I cani non si sbagliano mai.
Uno crede di portare fuori il cane a fare pipì mezzogiorno e sera. Grave errore: sono i cani che ci invitano due volte al giorno alla meditazione.