Mio padre mi ha insegnato i valori della vita, specialmente quello dell'indipendenza.
Lo spirito e la mente non potranno mai svilupparsi se permettiamo ad altri di subentrare al posto nostro, giudicare le nostre esperienze e decidere che cosa deve essere giusto o sbagliato.
La mia sensazione è che noi ci siamo trovati in una situazione in cui l'autonomia e l'indipendenza, interna ed esterna, è arrivata a un punto di rottura. Davvero siamo in un momento di crisi dello Stato di diritto.
Ti basta solo riflettere che uno dei modi migliori per farti una reputazione di cittadino pericoloso in questi giorni è quello di andare in giro ripetendo le frasi che i nostri padri fondatori utilizzarono nella lotta per l'indipendenza.
Il cinema indipendente come lo conoscevamo non esiste più. Oggi le grandi case di produzione hanno queste appendici indipendenti che ne hanno preso il posto.
Accettando l'unione con un essere che m'aveva oppressa e gettata a terra, piccola e senza difesa, avevo creduto di ubbidire alla natura, al mio destino di donna che m'imponesse di riconoscere la mia impotenza a camminar sola.
Un adulto, uno stronzo, conta sempre su se stesso e mai su qualcosa al di fuori di sé, per affrontare le difficoltà.
Ho sempre avuto ben chiaro che dovevo lavorare, perché non esiste femminismo che si rispetti che non sia basato sull'indipendenza economica.
Devo il mio successo all'aver ascoltato rispettosamente i migliori consigli, e poi essere andato via per fare l'esatto opposto.
Il senso di indipendenza dei gatti fa sentire più indipendente chiunque viva accanto a loro.
A sette anni ho cominciato a girare il mondo senza i miei genitori con la compagnia teatrale La MaMa di New York.