L'oscenità è sublime.
Si possono trovare delle oscenità in tutti i libri salvo che nell'elenco telefonico.
Quando si vede scritto "spettacolo per adulti" è sottinteso che si tratta di oscenità e adulto viene così ad essere sinonimo di porco.
In una lingua straniera si usano le parole oscene ma non le si sente come tali. La parola oscena, pronunciata con un accento straniero, diventa comica. Difficoltà di essere osceni con una donna straniera. Oscenità: la radice più profonda che ci avvince alla nostra patria.
Quando non è fine a sé stesso, cioè non è innocente, il motto è subordinato a due sole tendenze, che a loro volta possono essere viste come unitarie: esso è o un motto ostile (al servizio dell'aggressione, della satira, della difesa) o un motto osceno (al servizio della denudazione).
L'oscenità, in certi casi, può diventare una sfida, il che è nobile, o una brutale messa a fuoco, il che è utile.
Un po' di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell'interesse alla vita.
Fu l'era vittoriana a considerare l'oscenità un reato a sé, e non è un caso che proprio durante il regno di Vittoria la pornografia abbia raggiunto una diffusione senza precedenti.
L'oscenità è tutto quello che dà un'erezione ad un giudice.