Questo è il club di Teddy KGB. Non lo trovate sulle pagine gialle.
La vita si gioca in un colpo solo, il resto è attesa.
Yeah! Tutta gialla! Sembri un piccolo pollo, una palla di pelle di pollo!
Sono partito con l'idea che il romanzo giallo (o noir) fosse un romanzo di dissenso. Mi guardo attorno e cerco dove sia il dissenso.
L'ebraismo poteva racchiudersi in una parola sola: isolamento. Quando non li racchiudevano in un ghetto, gli ebrei se ne creavano uno di loro volontà; quando non li costringevano a portare il segno giallo, si vestivano in un modo che ai loro vicini sembrava stravagante.
Il giallo funziona, ed è vera letteratura. In televisione la tecnica del giallo, se ben riprodotta, può dare ottimi risultati.
Ho affrontato tematiche che personalmente non condividevo, io che non amavo i gialli ho dato retta a chi mi ha detto di provare a farli. In fondo, per quanto uno personalizzi il proprio lavoro, non puoi dire "faccio solamente quello che piace a me", e allora ti fidi dei collaboratori.
Credetemi, ne so qualcosa di intolleranza razziale. A undici anni fui chiamato "sporco italiano" a casa mia, nel New Jersey. L'abbiamo fatto tutti. Tutti abbiamo usato la parola negro, ebreo, giallo e così via. Basta, ragazzi. Tornate a scuola.
Buonanotte all'Italia deve un po' riposare tanto a fare la guardia c'è un bel pezzo di mare, c'è il muschio ingiallito dentro questo presepio che non viene cambiato, che non viene smontato e zanzare vampiri che la succhiano lì se lo pompano in pancia un bel sangue così.
E mi accorgo dello sguardo abituato a guardar giù mi ricorda il suo dialetto che nessuno parla più ed il giallo dura poco terrorizza chi ha il bastone e nervoso il mondo suona il clacson: signora, si muove...? si muove?
La differenza fra noir e giallo riporto la frase di uno scrittore: sono la stessa cosa "solo che nel noir sono tutti più tristi".
Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.