Ci sono sconfitte più gloriose che vittorie.
Quante cose soltanto ieri ci servivano da articoli di fede, che oggi consideriamo soltanto favole?
Una vittoria non è tale se non mette fine alla guerra.
L'amicizia del cane, è senza dubbio, più viva e costante di quella dell'uomo.
La nuora di Pitagora disse che una donna che va a letto con un uomo dovrebbe riporre la propria modestia assieme alla gonna, ed indossarla di nuovo con la sottoveste.
Un lettore perspicace scopre spesso negli scritti altrui perfezioni diverse da quelle che l'autore vi ha poste e intraviste, e presta loro significati e aspetti più ricchi.
La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare.
Alcuni possono considerarlo troppo desideroso di gloria; perché il desiderio della gloria si attacca anche agli uomini migliori meglio di ogni altra passione.
Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà.
La gloria si concede solamente a quelli che l'hanno sempre sognata.
La gloria, e l'altro ben, che il mondo apprezza, si truova pur in quell'altera vita.
Morire gloriosamente è meglio che salvarsi.
La differenza fra gloria reale e fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Le palme della gloria non appassiscono mai.
La lumachella de la Vanagloria ch'era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un'impronta ne la Storia.
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s'approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s'esalta non dura a lungo.