Sognava rocce alte, spazi aperti e cielo sopra la testa. Senza, era triste.
Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro.
Essere toccati dal pericolo rende ogni volta un po' più forti, ma pure guardinghi e diffidenti.
La paura fa correre, correre fa sbagliare.
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
Freddo e fame non rendono gli uomini buoni, li rendono saggi, forse astuti, di sicuro opportunisti.
Ogni strada seguita precisamente fino alla sua fine non porta proprio in nessun luogo. Scala una montagna solo un poco, per verificare che sia una montagna. Dalla cima di una montagna non puoi vedere che si tratta di una montagna.
La palla della neve quanto più rotolando discese delle montagne della neve, tanto più moltiplicò la sua magnitudine.
Di cosa ho paura? Della vita borghese dalla quale sono sempre scappato fin da piccolo quando abitavo in Val Funes e non c'era neanche un campo da calcio per giocare. Guardavo le montagne e pensavo che arrampicandomi sarei andato via dal campanilismo e dalla ristrettezza mentale della valle.
Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne, si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l'universo intero.
A valle, nelle città, le parole sono aria viziata, escono dalla bocca straparlate, non portano conseguenze. ce le teniamo in bocca, costano energia e calore, usiamo le necessarie, e quello che diciamo poi facciamo. Quassù le parole stanno in pari con i fatti, fanno coppia.
Gli antichi si dilettavano a cantar la natura: fiumi, montagne, nebbia, fiori, neve, vento, luna. Bisogna armare d'acciaio i canti del nostro tempo. Anche i poeti imparino a combattere.
Le montagne sono sempre generose. Mi regalano albe e tramonti irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo rendono ancora più vivo.
Per l'uomo la montagna è una figura paterna con cui misurarsi.
Amavo l'aria aperta, la montagna e la natura; la città è diventata il mio terreno di gioco preferito.
Mentre il mio spirito se ne va in macchina lungo il mare su strade sterrate rognose più tossiche di un sigaro scadente e mentre continuo ad andare solo e spensierato le case dei ricchi su in alto sembrano folli, annebbiate e atterrite sulle cime delle piatte montagne.