Dio non è geloso dei suoi privilegi, non ne ha.
Quando non abbiamo più nulla da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
Se ci lasciamo portare dalla nostra biologia, siamo già morti, perché non c'è nessuna ragione di rivendicare una qualsiasi durata per la nostra biologia.
Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso.
Il silenzio è il maestro dei maestri perché ci insegna senza parlare.
Solo Dio può guarirci dal nostro amor proprio, perché solo Lui può soddisfarlo, compierlo. Lo fa esistere in un rapporto unico che stabilisce tra lui e noi.
Dio è la sola cura globale: non ne esiste un'altra. Qualsiasi altra terapia è solo parziale.
Dio è il male.
Vi sono comitive di uomini e donne che si sono dedicati a Dio, ma benchè si chiamino fratelli e sorelle, non si rivolgono quasi la parola.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.
"Dio stesso non può sussistere senza uomini saggi" ha detto Lutero, e a buon diritto; ma "ancora meno può Dio sussistere senza uomini non saggi" questo il buon Lutero non l'ha detto!
Credo che ci siano due Dio e ognuno pensa che l'altro si stia prendendo cura di me.
Io non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo fatto, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.
No, Dio non è nessuno. Dio è una presenza così inconsistente che non può esistere se noi non tentiamo di crederci. La questione sta nel sapere se io mi sono creato una simile illusione.
Contro Pascal, io dico: il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe e il Dio dei filosofi è lo stesso Dio.
Un Dio tutto misericordia è un Dio ingiusto.