I sondaggi funzionano più come organismi educativi che come enti di ricerca.
La psicoanalisi sembra confinata a essere un codice antiquato che fornisce lo svago catartico di un gioco, anziché una guida alla vita.
L'informazione è costantemente usata per provocare attenzione, brividi ed eccitazione: il risultato è una situazione emotiva generale che provoca una montante esigenza di catarsi.
Non ha molta importanza che s'introduca il televisore in ogni aula: la rivoluzione è già avvenuta nelle case. La tv ha mutato la nostra vita sensoriale e i nostri processi mentali.
Oggi il futuro non è più pensato come migliore, ma come diverso: non è il futuro umano, ma l'anteprima dei modelli del prossimo anno.
Il rock, il jazz, non è altro che una traduzione dei suoni brutti e irrazionali dell'ambiente industriale in linguaggio musicale.
I sondaggi di opinione creano la non-persona: l'uomo che non è mai esistito.
Difendere i sondaggi affermando che sono un modo per "consultare la saggezza collettiva" equivale a dire di poter estrarre la radice quadrata di uno spazzolino da denti di color rosa.
I risultati dei sondaggi sono diventati una sorta di realtà superiore, oppure per dirla diversamente: sono diventati la verità.