Dio ha inventato l'uomo perché era deluso della scimmia.
L'umanità senza la donna sarebbe scarsa. Terribilmente scarsa.
Il lavoro consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare... Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare.
Il rumore non prova nulla. A volte una gallina, che non ha fatto che un uovo, chioccia come se avesse fatto un asteroide.
Ci sono tre cose che una donna è capace di fare con niente: un cappellino, un'insalata e una scenata.
Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Meno si crede in Dio, più si capisce che altri ci credano.
Dio ha creato gli uomini. Prima o poi ci riproverà.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile. Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Dobbiamo fare soltanto la volontà di Dio. Il resto non conta.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
Non totalmente ignari, e non completamente nudi, ma trascinando nuvole di gloria discendiamo da Dio, che è la nostra casa.
Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio?
Dio non ha creato alimenti blu. Ha voluto riservare l'azzurro per il cielo e gli occhi di alcune donne.
No, Dio non è nessuno. Dio è una presenza così inconsistente che non può esistere se noi non tentiamo di crederci. La questione sta nel sapere se io mi sono creato una simile illusione.