È l'opinione altrui che conferisce ai nostri atti una sorta di realtà.
Ci sono libri che non si dovrebbero osare se non dopo i quarant'anni.
La musica, questa gioia dei forti, è la consolazione dei deboli.
I legami di sangue sono molto deboli, checchè se ne dica, quando non c'è affetto a rinsaldarli.
Non sapevo che il dolore ripiega in labirinti strani, dove non avevo ancora finito di addentrarmi.
L'ipocrisia degli uomini? Non esageriamola. La maggior parte pensa troppo poco per pensare doppio.
L'ambiente crea le nostre opinioni. Le passioni e l'interesse le trasformano.
Io a volte scopro come la penso su di un argomento quando ne parlo. È parlandone che scopro la mia opinione, insieme a quelli che mi ascoltano.
Perché vogliono ch'io sia oggi della stessa opinione di sei settimane fa? Se fosse così, la mia opinione sarebbe il mio tiranno.
Tutte le opinioni possibili possono esprimersi moralmente; cioè: nulla è tanto immorale da non poter essere, in qualche posto, ammesso e prescritto.
Un'opinione può avere origini emotive, mistiche o razionali. L'origine razionale è la più rara.
Nessuna opinione, vera o falsa, ma contraria all'opinione dominante e generale, si è mai stabilita nel mondo istantaneamente e in forza d'una dimostrazione lucida e palpabile, ma a forza di ripetizioni e quindi di assuefazione.
Uno cerca d'infischiarsene dell'opinione pubblica, ma non è facile. Quando ci è ostile, l'opinione pubblica provoca fatalmente in noi un antagonismo che turba.
Avere delle opinioni significa essersi venduti a se stessi. Non avere opinioni significa esistere. Avere tutte le opinioni significa essere poeti.
L'opinione pubblica esiste soltanto laddove non ci sono idee.