L'angoscia si trasforma in delirio puro e semplice.
Quando si ama la vita si ama il passato, perché esso è il presente sopravvissuto nella memoria umana.
L'amore folle è l'unico amore saggio.
C'è il momento in cui ogni scelta diventa irreversibile.
Ci si crede puri finché si disprezza quel che non si desidera.
La musica dovrebbe essere solo lo straripare di un grande silenzio.
Quasi la metà di tutte le nostre angosce e le nostre ansie derivano dalla nostra preoccupazione per l'opinione altrui.
Le angosce sono come le malattie; vanno accettate: la cosa peggiore che si possa fare è di ribellarvisi.
Non importa che sia "del paradiso", una donna, porta. Importa soltanto che sia una porta. L'angoscia è il muro.
Quando in sogni opprimenti e orribili l'angoscia tocca il grado estremo, è proprio essa che ci porta al risveglio, con il quale scompaiono tutti quei mostri notturni. La stessa cosa accade nel sogno della vita, quando l'estremo grado di angoscia ci costringe a spezzarlo.
L'angoscia religiosa è espressione dell'angoscia reale e protesta contro di essa.
L'angoscia non vale niente come categoria filosofica. Non è la materia di cui si fa la filosofia, non più di quanto sia quella con cui si fanno gli scafandri.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
L'angoscia vera è fatta di noia.
La causa prima dell'angoscia è l'impossibilità di realizzare l'azione gratificante, e sottrarsi a una sofferenza con la fuga o la lotta è anch'esso un modo di gratificarsi, quindi di sfuggire all'angoscia.