È meglio ricevere che fare ingiustizia.
Infatti come si dice che ci sono delle donne disadorne, che da ciò ricavano pregio, così questa maniera del parlare tenue, sebbene disadorno, piace; e in entrambi i casi si attua un non so che per cui si determina una certa eleganza che però non dà nell'occhio.
La ragione dovrebbe dominare e l'appetito obbedire.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
Siamo pronti a contraddire senza ostinazione e a lasciare, senza adirarci, che altri ci contraddica.
Con la virtù per guida, la fortuna per compagna.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
Nella vita è più bello donare che ricevere, perché la riconoscenza è il più noioso dei sentimenti, in amore è l'opposto: avere e non essere avuti.
Chi meglio dà, maggiormente riceve.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Quando non abbiamo più nulla da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
Meglio dare che prendere; ma talvolta può esserci più umiltà nel ricevere che nel donare.